OMS: edilizia responsabile del 39% dell’inquinamento dell’aria
L’edilizia risulta anche responsabile del 36% del consumo globale di energia elettrica e di 1/3 del consumo globale di acqua potabile.
Uno dei problemi connessi alla produzione di mattoni e di cemento è costituito dalla produzione di polveri che vengono generate principalmente nelle fasi di macinazione delle materie prime.
Le polveri dell’industria edile possono essere polveri grossolane o polveri sottili. Ma mentre una persona si può accorgere immediatamente di essere esposto alla polvere più grossolana e quindi può porvi rimedio, allo stesso tempo non si rende conto di essere a contatto con quelle più fini, che giungono quasi indisturbate nei polmoni.
E, in questo caso, anche nella condizione meno pericolosa, con l’esposizione a polveri inerti, non solubili nell’acqua e a bassa tossicità, si possono sviluppare processi infiammatori delle vie respiratorie.
Ma, quando le micropolveri non sono inerti, sono diverse le malattie professionali a cui sono esposti i lavoratori del settore edile. Tra le più pericolose e frequenti vi sono quelle che danneggiano le vie respiratorie, quali le bronco-pneumopatie croniche, l’asma bronchiale professionale, il cancro ai polmoni e la silicosi.
Ovviamente, il rischio per la salute e i fattori inquinanti a cui viene esposto l’operatore variano in base al processo lavorativo che lo coinvolge, al tipo di apparecchiatura utilizzata e al materiale lavorato.
In particolare, il cemento e alcuni prodotti utilizzati in edilizia contengono pietra di silice e polveri di silice. Queste ultime, se inalate, comportano la formazione di noduli dove il tessuto del polmone cicatrizza. Quando i noduli si ingrossano troppo la respirazione diventa difficoltosa e si possono verificare delle conseguenze gravi per la salute.
Per quanto riguarda la produzione di cemento, in particolare, un’altra sorgente di polveri è costituita dai forni di produzione le cui emissioni devono essere captate e adeguatamente trattate.
Oltre ai rischi infortunistici, quindi, i lavoratori del settore sono esposti a differenti malattie professionali. Per questo motivo è necessario adottare le misure necessarie a prevenirne l’inalazione di micropolveri dannose.
L’utilizzo di un aspiratore industriale, e in particolare di un impianto aspirapolvere industriale centralizzato, garantisce confort acustico e massime prestazioni contro le polveri, lo sporco e tutte quelle sostanze dannose per la salute.
In questo settore, la classe di filtraggio delle polvere è un fattore determinante.
I prodotti di Sistem Air Pro possiedono filtri di classe M. Una classe che garantisce il filtraggio adatto per l’aspirazione di tutte le polveri dannose per la salute e con valori limite di esposizione professionale (VLEP) ≥ 0,1 mg/m³.
L’edilizia risulta anche responsabile del 36% del consumo globale di energia elettrica e di 1/3 del consumo globale di acqua potabile.
Il Circular Economy Report 2021 stima un risparmio annuo di circa 100 miliardi di euro per le industrie italiane se venissero adottate pratiche manageriali per l’economia circolare.
Non solo trucioli di legno, sono diverse le polveri generate dai materiali utilizzati nelle diverse lavorazioni che si svolgono nelle falegnamerie.
Quando le micropolveri non sono inerti, sono diverse le malattie professionali a cui sono esposti i lavoratori del settore edile.
È una partnership che parte da lontano, dal 2008 più precisamente, quella tra Sistem Air e l’azienda Al.fa. Impianti di Alberto Cusenza.
L’impatto delle polveri sottili sulla produzione e sugli operatori.
Sistem Air Pro è in grado di rispondere a tutte le richieste in ambito professionale e industriale.