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Con il particolato il rischio di infezione arriva anche in sala operatoria

L'importanza della pulizia del blocco operatorio

L’importanza della pulizia del blocco operatorio

L’igiene del blocco operatorio è condizionata da molteplici aspetti quali ad esempio il sistema di ventilazione, la qualità dei materiali, la manutenzione o le procedure di pulizia e disinfezione, che insieme concorrono, in varia misura, a produrre, mantenere in sospensione o risospendere dalle superfici nell’aria ambiente, particolato di varia natura e dimensione.

Particolato che può essere veicolo di microrganismi patogeni che possono contaminare l’ambiente circostante e i soggetti presenti in sala operatoria. Considerato, inoltre, che durante l’attività chirurgica tale particolato può determinare livelli elevati di contaminazione, ne consegue che lo stesso si possa considerare un fattore di rischio che deve essere eliminato o contenuto entro i valori più bassi conseguibili.

E’ necessario tenere conto, inoltre, che le zone maggiormente a rischio di contaminazione e quindi di deposito del particolato e dei microrganismi risultano essere generalmente le superfici orizzontali di conseguenza è proprio verso di queste che si dovranno attuare più frequentemente le procedure di lavaggio, disinfezione ed eseguire periodicamente necessaria manutenzione.

Le operazioni di pulizia ambientale

Le operazioni di pulizia ambientale

Le attività di pulizia della camera operatoria occupano un ruolo fondamentale. Per questo motivo, occorre rispettare adeguati protocolli igienici ambientali. Operazioni quali il lavaggio con soluzioni detergenti e disinfettanti e spolveratura ad umido costituiscono, ad esempio, gli accorgimenti finalizzati a prevenire la dispersione aerea di particelle contaminate.

In aggiunta, nelle operazioni di pulizia ambientale di un blocco operatorio, dove dovranno essere previsti interventi sia a frequenza giornaliera che periodica, bisogna applicare e acquisire precise tecniche affinché gli interventi siano efficaci nel garantire il livello di sicurezza per l’operatore ed il paziente.

Le attività di pulizia della camera operatoria occupano un ruolo fondamentale. Per questo motivo, occorre rispettare adeguati protocolli igienici ambientali. Operazioni quali il lavaggio con soluzioni detergenti e disinfettanti e spolveratura ad umido costituiscono, ad esempio, gli accorgimenti finalizzati a prevenire la dispersione aerea di particelle contaminate.

In aggiunta, nelle operazioni di pulizia ambientale di un blocco operatorio, dove dovranno essere previsti interventi sia a frequenza giornaliera che periodica, bisogna applicare e acquisire precise tecniche affinché gli interventi siano efficaci nel garantire il livello di sicurezza per l’operatore ed il paziente.

Le zone del blocco operatorio e i diversi livelli di pulizia

Le zone del blocco operatorio e i diversi livelli di pulizia

Come riportato nella guida stilata dall’ANMDO, nelle strutture ospedaliere il blocco operatorio è costituito da diversi locali, nei quali in relazione alla destinazione d’uso devono essere garantiti diversi livelli igienici a garanzia del livello di sicurezza richiesto.

I locali, generalmente, vengono codificati in zone differenti tra loro in base al grado di accettabilità della carica microbica e alla pressione differenziale degli ambienti:

  • Zona A: Sala operatoria, sala ibrida, lavaggio mani, induzione e risveglio
  • Zona B: Area di sterilizzazione/decontaminazione
  • Zona C: Uffici, zona relax, deposito pulito, zona filtro, corridoi
  • Zona D: Locale materiale sporco e rifiuti, corridoi
  • Zona E: Spogliatoi personale e servizi igienici

Nel complesso il blocco operatorio può essere definito come una struttura organizzata la cui finalità è l’erogazione di prestazioni sanitarie ad elevato grado di specializzazione e invasività.

Infine, le infezioni per le quali è possibile un intervento molto efficace di prevenzione sono quelle esogene, determinate cioè da microrganismi trasmessi al paziente durante procedure invasive; di conseguenza lo strumentario chirurgico e tutto ciò che penetra nell’organismo o viene a contatto con i tessuti del paziente o delle superfici deve essere sterile. 

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